Un messaggio a conclusione del Pellegrinaggio Giubilare di speranza sulle orme della Laudato si’

Andate, guardate, ascoltate e testimoniate!”. È questo l’invito che ha guidato il cammino dei Pellegrini di Speranza, nel Pellegrinaggio Giubilare promosso dalla Conferenza Episcopale Campana nel decimo anniversario dell’enciclica Laudato si’ e nell’ottavo centenario del Cantico delle Creature di San Francesco.

Un mandato preciso, ricevuto il 16 maggio scorso nel Santuario di Pompei dal Vescovo Presidente Mons. Antonio Di Donna, ha dato il via a un pellegrinaggio che ha attraversato dodici diocesi della Campania in nove tappe, alla scoperta delle meraviglie e delle ferite del nostro territorio.

I pellegrini hanno camminato tra le campagne del nolano e dell’agro acerrano, nei golfi di Napoli e Castellammare, lungo le oasi costiere di Castel Volturno, salendo fino ai monti di Roccamonfina. Hanno incontrato persone, comunità, giovani e bambini, vera speranza della nostra terra.

Ma hanno anche visto le piaghe ambientali che affliggono la nostra regione: fiumi inquinati, discariche abusive, montagne sventrate, rifiuti tossici, veleni sommersi. Hanno ascoltato le voci di chi da anni resiste, denuncia, cura, forma: attivisti, medici, insegnanti, cittadini impegnati, ma anche il silenzio di chi ha scelto di voltarsi dall’altra parte.

Il grido della terra e dei poveri è diventato per i Pellegrini una chiamata alla responsabilità e alla conversione ecologica, che nasce dal cuore e si traduce in scelte quotidiane, sobrie e giuste. Camminare è stato anche pregare, riflettere, scegliere di “esserci” nei temi dell’ambiente, della salute e della giustizia sociale.

Si conclude il Pellegrinaggio Giubilare di Speranza, ma non si esaurisce il suo slancio. Al contrario, da questo cammino nasce un impegno che si rinnova e si rafforza, trovando espressione concreta nel messaggio finale: una parola coraggiosa, lucida e profetica, che custodisce l’esperienza vissuta e la rilancia come proposta per il futuro.

I pellegrini non si fermano: proseguono il loro cammino nella quotidianità delle comunità, portando con sé un impegno fatto di scelte personali, di stili di vita rinnovati, di cittadinanza attiva e corresponsabile. Ma anche di invocazioni e proposte rivolte con franchezza evangelica ai Pastori della Chiesa e alle Istituzioni civili.

Ai Vescovi della Campania, i pellegrini chiedono di continuare a camminare insieme al Popolo di Dio, facendosi voce profetica delle ferite del territorio, promuovendo una pastorale della Custodia del Creato capace di coniugare spiritualità, ascolto e azione. Alle Istituzioni, si chiede un ascolto sincero e un impegno responsabile per la cura del bene comune, attraverso politiche coraggiose, trasparenti e partecipate.

Il Pellegrinaggio ha acceso una luce. Ora tocca a tutti noi custodirla, alimentarla e farla crescere. Perché la speranza non è un’emozione passeggera, ma una scelta di vita che trasforma il presente e orienta il futuro. Che questo cammino, iniziato “sulle orme della Laudato si’“, diventi uno stile permanente per le nostre Chiese e le nostre comunità: uno stile sinodale, incarnato, solidale, capace di tenere insieme la Parola e la Vita, la preghiera e l’azione, il Creato e il Creatore: «Possa la nostra epoca essere ricordata per il risveglio di una nuova riverenza per la vita…» (LS, 207): con queste parole, tratte dall’enciclica Laudato si’, i Pellegrini di Speranza concludono il loro messaggio, affidando al Signore il desiderio di essere testimoni del Risorto e costruttori di un futuro di giustizia, pace e bellezza.

Massimo La Corte
Incaricato regionale settore Comunicazioni Sociali

scarica il Messaggio dei Pellegrini di speranza a conclusione del Pellegrinaggio

Info

Conferenza Episcopale Campana

Segreteria:
Piazza Bartolo Longo 1
80045 Pompei NA

info@conferenzaepiscopalecampana.it

Articoli Recenti